Investire in diamanti è un’ottima opportunità per chi vuole diversificare il proprio portafoglio senza correre rischi, scegliendo un bene che, storicamente, si è sempre rivalutato coprendo inflazione e svalutazione.
Parlare di investimento in diamanti significa proporre l’investimento nel bene rifugio per antonomasia:
Volendone schematizzare le caratteristiche, si può dire che:
- E' il bene rifugio per antonomasia: l'investimento in diamanti va visto in ottica di diversificazione, in cui allocare non più del 10% - 20% del portafoglio, con un orizzonte temporale medio-lungo per una certezza di guadagno.
- Ha una crescita costante: cresce costantemente dell’ 1 - 1,5% oltre l'inflazione annua e mediamente ha un rendimento del 4 - 4,5% all'anno.
- E' un mercato sicuro: il mercato del diamante è estremamente stabile non essendo influenzato da crisi economiche, politiche e sociali, guerre o terremoti; non è legato a nessuna economia nazionale, ma è internazionale e sicuro.
- E' un prodotto esentasse: il diamante non paga tasse, non ci sono costi di entrata e/o di gestione, non c'è capital gain, non ci sono bolli.
- E' un bene al portatore: il diamante è al portatore ed è trasparente di fronte al fisco.
- Il disinvestimento è certo: in caso di disinvestimento (vendita del diamante precedentemente acquistato) il piazzamento sul mercato è statisticamente considerato certo* nel termine di 30 giorni, questo in ragione del fatto che essendo un bene sovranazionale e riconosciuto a livello internazionale, può essere smobilizzato in qualsiasi parte del mondo.
- E' un bene reale: i diamanti vengono consegnati fisicamente all'investitore, è un investimento tangibile.