Capitalismo e Diamanti Sintetici | Rare white and fancy color diamonds, gems and jewelry

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Il Diamante Contemporaneo: Tra Scarsità, Sintesi e Capitalismo

Versione breve

Adam Smith (1723-1790), filosofo ed economista scozzese, è noto come uno dei teorizzatori del capitalismo moderno. 

La sua teoria più famosa è il "paradosso dell'acqua e del diamante", che distingue tra "valore d'uso" e "valore di scambio". 

Smith si chiedeva perché l'acqua, essenziale alla sopravvivenza, avesse un prezzo basso, mentre i diamanti, apparentemente superflui, fossero così costosi. 

Questo paradosso è spiegato dal marginalismo, dove il valore di un bene dipende dalla sua utilità marginale e dalla reperibilità. 

Nel suo libro del 1776, "La ricchezza delle nazioni", Smith espone questa teoria e afferma che il valore in uso e il valore in scambio possono variare significativamente. 

Nel mondo contemporaneo, l'industria dei diamanti è cambiata con l'introduzione dei diamanti sintetici, simili a quelli naturali ma prodotti in laboratorio. 

Questi hanno guadagnato una fetta crescente del mercato, sollevando domande sulla percezione del valore dei diamanti e sul loro impatto ambientale

Il mercato dei diamanti sintetici è cresciuto notevolmente dal 2012 al 2022, portando a una maggiore accessibilità e sostenibilità, ma ponendo sfide alla percezione tradizionale del valore. 

L'evoluzione tecnologica e sociale continuerà a ridefinire il concetto di valore nel futuro.

Versione integrale

Nell'era contemporanea, dominata dalla frenesia dei mercati globali e dalla corsa all'accumulo di ricchezza, spesso ci si trova di fronte a un quesito tanto antico quanto attuale: cosa dà valore a un bene? 

Questa domanda spinge ad esplorare le radici del capitalismo moderno, e per farlo quale miglior autore puo’ aiutare a comprendere questo enigam se non uno dei suoi fondatori, Adam Smith (1723–1790), filosofo ed economista scozzese considerato da molti come l'inventore o il teorizzatore del capitalismo.

Adam Smith: Un Breve Profilo

Adam Smith nacque nel 1723 a Kirkcaldy, in Scozia, e trascorse gran parte della sua vita a Edimburgo. 

Fu professore di logica, poi di filosofia morale all'Università di Glasgow, e le sue opere spaziarono tra economia, filosofia e teoria politica. 

Tra le varie discipline toccte dal pensatore britannico, c’era anche quella dedicate alla filosofia sociale e morale. 

Nel 1776 (tra l’altro l’anno dell’indipendenza degli Stati Uniti), pubblicò "An Inquiry into the Nature and Causes of the Wealth of Nations" che In italiano è comunemente noto come "La ricchezza delle nazioni", un testo rivoluzionario che gettò le basi per ciò che oggi chiamiamo economia politica.

Il Paradosso dell'Acqua e del Diamante

Una delle sue teorie più famose fu il paradosso dell'acqua e del diamante, attraverso cui Smith introduce la distinzione tra "valore d'uso" (utilità) e "valore di scambio" (facoltà che il possesso di un oggetto conferisce nell'acquisire altri beni). 

Egli propose l'interrogativo per cui l'acqua, un bene fondamentale per la sopravvivenza, era venduta a bassi prezzi mentre beni apparentemente superflui, come i diamanti, avevano un costo astronomico. 

Tale paradosso è facilmente spiegabile tenendo conto, come fanno i sostenitori del marginalismo - concetto economico che afferma che il valore di un bene è determinato dalla sua utilità marginale, ossia dalla soddisfazione aggiuntiva ottenuta dal consumo dell'ultima unità di quel bene. 

Fonte: "Principles of Economics" di Alfred Marshall -, che il valore di un bene è dato dalla sua utilità marginale e non da quella totale, unita alla sua reperibilità. 

Per questa ragione l'acqua, essendo abbondante in natura, presenta una elevata utilità totale ma una bassa utilità marginale (e quindi un basso prezzo); al contrario la scarsità di diamanti in natura implica una elevata utilità marginale (e quindi un elevato prezzo) di tali beni.

La Teoria del Valore di Adam Smith direttamente dalle sue righe:

Nel suo, "La ricchezza delle nazioni", il filosofo britannico scrisse: “What are the rules which men naturally observe in exchanging them [goods] for money or for one another, I shall now proceed to examine. 

These rules determine what may be called the relative or exchangeable value of goods. 

The word VALUE, it is to be observed, has two different meanings, and sometimes expresses the utility of some particular object, and sometimes the power of purchasing other goods which the possession of that object conveys. The one may be called "value in use;" the other, "value in exchange." 

The things which have the greatest value in use have frequently little or no value in exchange; on the contrary, those which have the greatest value in exchange have frequently little or no value in use. 

Nothing is more useful than water: but it will purchase scarcely anything; scarcely anything can be had in exchange for it. 

A diamond, on the contrary, has scarcely any use-value; but a very great quantity of other goods may frequently be had in exchange for it.”

Che in italiano si puo’ rendere con le seguenti parole:

"Quali sono le regole che gli uomini naturalmente osservano scambiando merci con denaro o l'una per l'altra, ora procederò ad esaminare. 

Queste regole determinano ciò che può essere chiamato il valore relativo o scambiabile dei beni. 

La parola VALORE, è da osservare, ha due significati diversi, e talvolta esprime l'utilità di qualche oggetto particolare, e talvolta il potere di acquistare altri beni che il possesso di quell'oggetto trasmette. 

Quello può essere chiamato "valore in uso"; l'altro, "valore in cambio". 

Le cose che hanno il maggior valore in uso hanno spesso poco o nessun valore in scambio; al contrario, quelli che hanno il maggior valore in cambio hanno spesso poco o nessun valore in uso. 

Nulla è più utile dell'acqua: con la quale non si acquisterà quasi nulla; quasi nulla può essere avuto in cambio di essa. 

Un diamante, al contrario, ha pochissimo valore d'uso; ma una grande quantità di altri beni può essere spesso acquistata in cambio di esso."

Le Sfide dei Diamanti Contemporanei

Ma cosa è successo ai diamanti nel mondo contemporaneo? 

Fino a qualche decennio fa, il prezzo dei diamanti era principalmente legato alla loro rarità e al loro utilizzo in gioielli di lusso. 

Tuttavia, il panorama sta cambiando rapidamente. 

L'avvento dei diamanti sintetici, prodotti in laboratorio, ha sollevato domande fondamentali sulla percezione del valore.

I diamanti sintetici sono identici a quelli estratti dalla terra in termini di aspetto e composizione chimica, ma possono essere prodotti in quantità praticamente illimitate. 

Questo ha messo in discussione il concetto di scarsità e ha creato una nuova dinamica nel settore dei diamanti.

La Crescente Presenza dei Diamanti Sintetici

La produzione di diamanti sintetici è cresciuta notevolmente negli ultimi anni. 

Molte aziende producono queste pietre da laboratorio (Lab-Grown Diamonds o LGD), e stanno guadagnando una quota sempre maggiore del mercato. 

Questo solleva domande importanti: i diamanti sintetici hanno lo stesso valore dei diamanti naturali? 

Come cambierà il mercato dei diamanti a causa di questa crescente presenza?

Nel decennio che va dal 2012 al 2022, il mercato dei diamanti sintetici ha sperimentato una crescita straordinaria. 

Nel 2022, le vendite mondiali di queste gemme da laboratorio hanno raggiunto i 12 miliardi di dollari (quelli naturali nello stesso anno ne valevano 89, secondo i dati Bain &C.), in aumento del 25% rispetto all'anno precedente. 

Secondo i rapporti di Bain & Company, nel 2017, la fetta di mercato dei diamanti sintetici era pari a 2,5 miliardi di dollari, mentre nel 2012, la raggiungeva a amlapena il miliardo di dollari. 

Si prevede che il mercato continuerà a crescere nei prossimi anni, raggiungendo i 20 miliardi di dollari entro il 2025. 

I motivi della crescita del mercato dei diamanti sintetici sono diversi. Innanzitutto, quelli artificiali sono più economici dei loro “gemelli” naturali. 

I costi di produzione dei diamanti sinteticdelle pietre fatte dall’uomo sono in calo, mentre i costi di estrazione dei cristalli dal sottoterra sono in aumento. 

In secondo luogo, i primi potrebbero diventare più meno impattanti dei secondi, con lo sviluppo di tecnologie che producano energie a basso costo. 

Infine, le gemme sintetizzate non richiedono l'estrazione mineraria, che può avere un impatto negativo sull'ambiente. 

Per di più, il settore della gioielleria sta adottando i diamanti sintetici in modo più ampio, utilizzandoli per una vasta gamma di prodotti, dai monili di alta moda alle fedi nuziali. 

La versatilità di queste pietre ha reso possibile l'espansione del loro utilizzo in diversi contesti.

Infine, le restrizioni dei vari stati imposte negli ultimi 3 anni hanno influenzato il mercato dei preziosi, con una maggiore preferenza per gli acquisti online. 

Questo ha reso più accessibili i prodotti meno cari (come le pietre sintetiche) poiché sono facilmente acquistabili tramite e-commerce.

In sintesi, il periodo dal 2012 al 2022 ha visto una crescita esplosiva dei “LGD”, con una domanda in costante aumento grazie ai progressi tecnologici, alla sostenibilità e alla loro crescente accettazione nel settore della gioielleria.

Per rispondere a questa tendenza, rifacendosi al punto di vista di Adam Smith ed il valore legato a utilità e scarsità, i diamanti sintetici, essendo identici a quelli naturali in termini di utilità (ad esempio, per la creazione di gioielli), potrebbero avere un peso di scambio simile. 

Tuttavia, la loro produzione in grande quantità potrebbe abbassare il loro valore in scambio rispetto a quello ottenuti dalle miniere, che sono ancora considerati più rari e preziosi.

Conclusioni: Un Futuro Diamante?

In conclusione, Adam Smith ha fornito un fondamentale punto di partenza per comprendere il valore dei beni, come dimostrato nel suo paradosso dell'acqua e del diamante. 

Tuttavia, nel mondo contemporaneo, le sfide e le domande sul futuro di queste gemme si sono moltiplicate.

L'ascesa di una controparte creata dall’uomo ha messo in discussione la percezione tradizionale della preziosità legata alla rarità. 

Se da un lato i diamanti sintetici possono ridurre il costo dei gioielli e renderli più accessibili, dall'altro sollevano interrogativi sulla sostenibilità dell'industria e sulla percezione del lusso. 

Coloro che, infatti, amano sfoggiare pietre importanti, per segnalare il proprio stato di abbondanza economica potrebbero trovare l’ascendente presenza di monili simili alla vista, ma molto meno pesanti sul portafoglio, come un motivo di distaccamento da questo bene indicativo d’opulenza. 

Il futuro dei diamanti, sia naturali che sintetici, rimane incerto. 

La tecnologia continua a evolversi, e con essa anche il modo di percepire il gli oggetti ed il loro significato nella societa. 

Forse, alla fine, il vero diamante del futuro sarà la capacità umana di adattarsi e di ridefinire il concetto di valore in un mondo in continua trasformazione.


Fonti: Smith, Adam. "An Inquiry into the Nature and Causes of the Wealth of Nations" (1776), "The Diamond Insight Report 2020." De Beers Group, Epstein, E. Jay. "Have You Ever Tried to Sell a Diamond?" The Atlantic, 1982, Choudhary, Shivom. "A Diamond Is Forever: The Creation of De Beers Consolidated Mines, Limited." Business History Review, 2016. The Global Diamond Industry Report 2023 della firma di consulenza Bain & Company, adamsmithworks.org
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